PROGRAMMA SPETTACOLI
6 ottobre -26 novembre 2023
6 OTTOBRE ore 21
Spazio Atelier
DANIELE NINARELLO
NOBODY NOBODY NOBODY it's ok not to be ok
NOBODY NOBODY NOBODY It’s Ok Not To Be Ok (Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile)
Creazione e Danza Daniele Ninarello Accompagnamento alla creazione Elena Giannotti Drammaturgia Gaia Clotilde Chernetich
Musica Daniele Ninarello
Elaborazioni sonore Saverio Lanza
Direzione tecnica Eleonora Diana
Sguardo esterno Vera Borghini
Produzione Codeduomo / Compagnia Daniele Ninarello
Co-produzione Oriente Occidente
con il supporto di Fondazione Piemonte dal Vivo/ Circuito Regionale Multidisciplinare di Spettacolo dal Vivo, Lavanderia a Vapore/ Centro di Residenza per la Danza, Centro per la Scena Contemporanea – Bassano del Grappa e DiR – Dance in Residence Brandenburg, un progetto di cooperazione di fabrik moves Potsdam e TanzWERKSTATT Cottbus. Il programma è creato in cooperazione con Pro Potsdam, Burgerhaus am Schlaatz, fabrik Potsdam e the Brandenburg State Museum of Modern Art | Dieselkraftwerk Cottbus e con il supporto di DIEHL+RITTER/TANZPAKT RECONNECT, fondato da the Federal Government Commissioner for Culture e the Media come parte di NEUSTART KULTUR, the State of Brandenburg, the City of Potsdam e the City of Cottbus.
Realizzato nell’ambito della ricerca sull’innovazione didattica del progetto Media Dance – Lavanderia a Vapore di Collegno. In collaborazione con Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Atelier delle Arti Livorno.
Lascio che tutte le immagini scorrano, le celebro, le lascio andare. Lascio che crollino le difese. Lascio le memorie della carne risalire in superficie, le memorie che qui ora congedo. Più nessuna resistenza, nomino ogni ferita, e lascio che la pelle pronunci tutte le tracce ancora rimaste. Mi prenderò cura di questo corpo fratturato. Mi confondo con tutti, mi confondo in tutto. Faccio silenzio e intorno ogni cosa risponde. Svuotare svuotare svuotare, tutta la parete frontale della mia testa, del mio petto.
Partendo dalla propria esperienza autobiografica, la performance si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa. Il progetto è pensato come una serie di azioni “proteste”, che nascono da pratiche solitarie e meditative. Pratiche mantriche sviluppate negli ultimi mesi di distanziamento, che nascono per allenare la pelle a sprigionare ciò che percepisce trattenuto, pronunciare ferite ed esporre il "corpo vivo" autentico, per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione. Sostituire alle posture rigide della difesa e del controllo, nuove posture fluide, permeabili e trasparenti. Il corpo si fa simbolo di un territorio in cui indirizzare il pensiero di Cura e In queste proteste danzate da origine ad un nuovo alfabeto istantaneo, un susseguirsi di gesti e azioni come impeti liberati
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
8 OTTOBRE Ore 16,30 e 0re 18
Museo Fattori
DANIELE NINARELLO
WHAT I AM IS ALREADY GONE
per corpo affaticato
Ideazione e coreografia Daniele Ninarello
Danza Ornella Brero
Sguardo Esterno Francesca Dibiase
produzione Associazione Culturale Codeduomo/ Compagnia Daniele Ninarello in collaborazione con Lavanderia a Vapore
con il sostegno di MIC
Residenza artistica realizzata nell’ambito del progetto SWANS NEVER DIE, un progetto ideato da Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza (Fondazione Piemonte dal Vivo, Coorpi, Didee Arti e Comunicazione, Mosaico
Danza, Zerogrammi) in collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC Bassano del Grappa, Triennale Milano Teatro, Fondazione Teatro Grande di Brescia, Festival Bolzano Danza Fondazione Haydn, Il Cassero LGBTI Center – Gender Bender Festival, Mnemedance, Università degli Studi di Torino
Corso di laurea in DAMS
A partire dal celebre La morte del Cigno, "WHAT I AM IS ALREADY GONE Per corpo affaticato" indaga la vulnerabilità come motore capace di generare rivoluzione, di scatenare un gesto di resistenza che si trasforma in una danza che è una lotta calma e costante.
Al centro della ricerca si pone lo sguardo sul corpo affaticato, in costante negoziazione tra il perseverare e il cedere, cercando di individuare quelle zone vulnerabili del corpo in cui è possibile intravedere una nuova direzione, una nuova apertura, un desiderio dei sensi di esprimere la vita.
Una breve danza per congedarsi dalle proprie memorie, dal passato ingombrante e dal futuro.
Una partitura estemporanea che una donna offre nella sua prima occasione di espressione pubblica concedendosi uno spazio di libertà e trasparenza, dove ogni movimento diventa via di fuga per l'intero corpo affaticato.
8 OTTOBRE ore 16,15 e ore 17,45
Museo Fattori
CHELO ZOPPI
SPIEGEL IM SPIEGEL
Ideazione Chelo Zoppi
con Maria Grazia Ambrosino, Sara di Natale, Stefania Brogi, Stefania Giannesi, Lucia Mennella, Vivetta Rossi, Paola Catastini, Paola Quercioli, Rossella Barontini, Maria Spagnoli, Fiorella Gasperini
Un gesto che diventa racconto intimo di ognuna, che nella ripetizione del gesto dimenticandone l'origine sottolineano ogni volta il presente.
Danze di comunità - Laboratorio coreografico per cittadini e cittadine, adulti e over 65, anche senza specifiche conoscenze dei linguaggi del corpo e della danza
15 OTTOBRE ore 18 e ore 20
Spazio Atelier
ALESSANDRO SCIARRONI
OP.22 NO. 2
di Alessandro Sciarroni
con Marta Ciappina
musica Jean Sibelius (Op. 22 No. 2, "Tuonelan joutsen")
costumi Ettore Lombardi cura, promozione e sviluppo Lisa Gilardino produzione esecutiva Chiara Fava cura tecnica Valeria Foti
commissione Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen produzione MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale, Corpoceleste_C.C.00# in coproduzione con Festival Bolzano Danza | Tanz Bozen
con il sostegno di NOI Techpark Südtirol/Alto Adige
L’opera Op. 22 No. 2 nasce da un’idea di Emanuele Masi, nell’ambito della rete “Swans never die” - un progetto di Lavanderia a Vapore – Centro di Residenza per la Danza (Piemonte dal Vivo – Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo, Coorpi, Didee Arti e Comunicazione, Mosaico Danza, Zerogrammi); Operaestate Festival Veneto e Centro per la Scena Contemporanea CSC Bassano del Grappa; Triennale Milano Teatro; Fondazione Teatro Grande di Brescia; Festival Bolzano Danza – Fondazione Haydn; Gender Bender Festival; “Memory in Motion. Re-Membering Dance History (Mnemedance)” – Università Ca’ Foscari Venezia; DAMS – Università degli Studi di Torino.
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE – PARIS e della Triennale Milano Teatro 2022-2024
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Op. 22 No. 2 è un solo di Alessandro Sciarroni creato per Marta Ciappina, danzatrice con la quale il coreografo collabora da diversi anni. Commissionato dal Festival Bolzano Danza, l'opera è ispirata al poema sinfonico del compositore finlandese Jean Sibelius: "Il cigno di Tuonela", basato sul poema epico Kalevala della mitologia finlandese.
“Alessandro scrive una figura femminile agghindata di piume affilate e dotata di unghie limate. Eppure, nascosti dal luccichio di un presunto vigore, gli occhi appaiono ridotti a una sottile fessura, l’eloquio zoppicante al cospetto della morte, la pelle tremolante. Non sono forse io? Ex bambina che ha ridicolizzato la vita sfidando gli eventi con frecce purple. Lo scrittore si avvicina, comprende e non teme. La felicità è afferrata. Grazie.” Marta
21 OTTOBRE ore 21
Spazio Atelier
CHARLOTTE ZERBEY - COMPANY BLU
EC(G)OSYSTEM
di e con Charlotte Zerbey
Musica Spartaco Cortesi
Luci Vincenzo Alterini
Produzione COMPANY BLU
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Ispirato alla teoria della "Grammatica Universale" di Noam Chomsky questa danza-concerto specula sull’idea del linguaggio in gran parte naturale e innato. Chomsky collega la nascita e lo sviluppo della capacità comunicativa umana alla “creatività”, prima che ai processi di adattamento per la sopravvivenza della specie. L’abilità artistico/creativa a cui fa riferimento Chomsky, si evidenzia anche nell’illimitata pratica dell’interpretazione intellettiva in generale che precede e domina l’acquisizione passiva degli strumenti della comunicazione (il linguaggio in senso stretto). Ec(g)osystem parte da qui: da come un bambino che via via acquisisce un vocabolario individuale, sia improvvisamente e autonomamente in grado di sviluppare combinazioni appropriate (e via via linguisticamente coerenti) in risposta a particolari circostanze di relazione.
Si estende questo discorso all’attualità, ai contesti storico-culturali, alle innovazioni che emergono dai flussi di coscienza e, in alcuni casi, alle espressioni poetiche.
21 OTTOBRE ore 21
Spazio Atelier
ALESSANDRO CERTINI - COMPANY BLU
TE-ALTRO
di e con Alessandro Certini
collaborazione testi Matteo Siracusano
musica Piero Corso
luci Vincenzo Alterini
foto di Enrico Gallina
Danza e parola si sovrappongono e si alimentano a vicenda fino a superare il senso diretto delle frasi e dei gesti, con una riflessione ironica sul “niente” del teatro.
Un tentativo di fermare il terrificante pensiero del tempo e fermarne, almeno sulla scena, l’inesorabile passaggio. Partiamo dall’affermazione del corpo che danza per trascendere l’instabilità sfuggente dell’esserci ed uscire dalla sicura caverna del “noi” rituale.
29 OTTOBRE ore 16 e ore 17,15
Museo della Città
COLLETTIVO A
SKYLINE
Da un idea di Chelo Zoppi e Luca Guidi
Testo di riferimento
“C’è un cielo che vola in cielo, Celeste" del poeta romano Guido Celli,
Con Asia Pucci
Musiche per Ascensore di Luca Guidi
Produzione Atelier delle Arti e Pilar Ternera -Nuovo Teatro delle Commedie
eeeeeeeeeeee
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Skyline è una performance che prende forma e sostanza dall’ascolto del progetto musicale di Luca Guidi - Musica per Ascensori -.
Il tentativo di musicare una sospensione, l'attesa di un passaggio a un nuovo stato, come in un limbo emotivo tra due spazi sonori separati. Sette movimenti, ispirati al poema "C'è un cielo che vola in cielo, Celeste" del poeta romano Guido Celli, che alternano accostamenti di luoghi sonori contrastanti, improvvisazione e ribaltamenti costanti del tempo musicale creano un humus in cui il corpo scorge una via per indagare e scegliere in che relazione stare con lo spazio , il suono e le parole: 7 movimenti musicali 7 danze 7 skyline da scoprire.
VISIONI INTIME
10 NOVEMBRE ore 21
Nuovo teatro delle Commedie
FABIO PRONESTÌ
SOUVENIR (prima nazionale)
concept e performance di Fabio Pronestì
sound design: Beatrice Balagna
musiche: Stasera...Che Sera! (1991) – Matia Bazar, Souvenir (2023) - Beatrice Balagna
progetto sostenuto da KLAK - Stories for Artists
Souvenir è un momento possibile per riconsiderare ciò che abbiamo tenuto vicino. Un corpo ripercorre una serie di scorci dal passato e, nel tentativo di riversali nello spazio, si lascia confondere dal familiare, ingarbugliando le voci che sono certe. Luci d’inganni, l’odore d’un fumo, un modo di catturarsi dentro le mani: alcune possibilità di ieri per radicarci nei desideri e poi farli incastrare. Il lavoro, presentato come primo studio, è spinto dall’intenzione di ricercare diverse procedure tramite cui entrare in contatto con i ricordi - farli presenti - interrogandosi sul ruolo del corpo performativo e delle sue proprietà archivistiche. All’interno di questo tempo frammentato, Fabio riporta alla luce spazi vissuti, correnti in cui si è immerso e qualche reliquia preziosa: altre credenze che sono state reali.
VISIONI INTIME
10 NOVEMBRE ore 21,30
Nuovo teatro delle Commedie
DANIELE BIANCO
LEONTOPODIUM (primo studio)
Coreografia e interpretazione Daniele Bianco
Produzione: KLm – Kinkaleri / Le Supplici / mk
Musiche: Erland Cooper
foto di Fulvio Bennati
“Un po’ bestia, un po’ uomo, un po’ albero.” Come una stella alpina in questo assolo compio un’indagine sulla solitudine come condizione di vita, in una fragilità persistente assorbo l’ambiente circostante. Prendo forza dalla luce, mi nutro dalla pioggia, mi lascio cullare dal vento. Sono un fiore bianco lanuginoso che nasce sul dorso di un monte, un fiore raro che resiste a tutto. Sviluppo la mia danza in una zona ben circoscritta, sfera vitale in cui vivo tutta la mia esistenza. Mi sveglio, sboccio, cresco e mi muovo per poi tornare in pausa, respirare, ragionare. Accolgo la solitudine come unica amica, me ne prendo cura e ci gioco. L’ambiente e il tappeto sonoro che mi avvolgono diventano la mia casa, il mio spazio di azione. L’abito è l’unico scudo con cui difendermi, come fa la lana con i petali bianchi della stella alpina quando si protegge dalla neve. Riprendo possesso del godimento, che regalo a me stesso attraverso la danza, un vento fresco che sveglia ogni parte del mio corpo. Mi accetto, mi sostengo, mi basto, aspetto una nuova primavera.
VISIONI INTIME
10 NOVEMBRE ore 22
Nuovo teatro delle Commedie
IRENE CIONI
STORIA
Ideazione, Coreografia e danza: Irene Cioni
Collaborazione testi di Alex Parkinson,
disegno luci Vincenzo Alterini,
supporto Company Blu, Arts Council England
Musiche: John Williams, Dominique Dumont e M.I.A.
foto di Giampaolo becherini
Ispirato da Instagram e da il modo in cui puoi proiettare istantaneamente frammenti di vita nella coscienza di chiunque scorre lo screen del telefono, esploro l'idea di micro-performance. Un solo in cui racconto a parole e a passi, istanti, sensazioni e attimi del quotidiano. 'Non so esattamente qual'é il momento preciso in cui passo dal sonno alla veglia..' .Rifletto: cosa é reale oggi e cosa vogliamo immaginarci?
VISIONI INTIME
10 NOVEMBRE ore 22,30
Nuovo teatro delle Commedie
NUNZIA PICCIALLO
WAMI
Concept, creazione e performance: Nunzia Picciallo
Musiche: Marcal, Nunzia Picciallo
Con il supporto di Big Factory, Associazione culturale Ri.E.S.Co
Produzione Esecutiva: Equilibrio Dinamico
Foto di: Jo Grabowski
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Rompendo la memoria del binario nella danza, l’autrice e performer ricerca una fisicità genderless, per rivelare un'identità che vada ad alterare l’idea del costrutto sociale di genere.
*Con la speranza di contribuire a rimuovere gli stereotipi di genere, amore e identità.
12 NOVEMBRE dalle ore 15
Museo della Città
ELISABETTA CONSONNI
IL SECONDO PARADOSSO DI ZENONE
Ideazione e performance | Elisabetta Consonni
Costumi | Elisabetta Consonni, Patrizia Drera
Accompagnamento visuale | Diego Bianchi
Ph © perAspera Festival 2021 - foto Antonietta Dicorato
Il secondo paradosso di Zenone, liberamente ispirato al paradosso matematico di Achille e la tartaruga, è un lentissimo attraversamento spaziale di un’astronauta, camminatrice in slow motion per eccellenza, da un punto del paesaggio urbano ad un altro. Nonostante la continua provocazione a compiere azioni repentine per reagire agli stimoli a cui l’ambiente urbano la costringe, l’astronauta resiste in gesti di lentezza dilatando il tempo del loro compimento in un contrasto sempre più parossistico con la realtà attorno. Sempre fedelmente in slow motion, si cimenta in azioni quotidiane - bere un caffè al bar, salire su un autobus, attraversare le strisce pedonali - e interagisce con chi incontra. Si crea così un’apparizione ipnotica e surreale all’interno del contesto urbano, una moviola reale che cattura l’attenzione dei passanti, pubblico occasionale, e diventa un invito ad abbandonare per un attimo la loro quotidianità e interrogarsi su questa estranea apparizione.
La performance è una celebrazione del rallentare; una forma di resistenza contro i ritmi di un sistema di produzione e consumo che vuole sempre di più e sempre più velocemente. È prendersi il tempo di far virare un’azione altrove, facendo fiorire nuove prospettive di osservazione e di azione; è la presa di coscienza che anche un movimento lento può portare ad un traguardo, senza farci perdere l’esperienza del tragitto.
17 NOVEMBRE ore 21
Spazio Atelier delle Arti
MANUEL RODRÌGUEZ
ALIEN
Created e performed by Manuel Rodríguez
Music: Pablo Altar, Deathprod and Cotton mouth
Supported by: Graner, Nau Ivanou and Elamor
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Si dice che quando gli astronauti ritornano sulla Terra dopo averla vista da così lontano, la realtà assume per loro sfumature di finzione. Il pianeta non è più una nozione astratta e inafferrabile; Man mano che l'osservatore diventa sempre più piccolo, il pianeta diventa più grande, troppo grande. Le parole comuni allora non bastano e la consapevolezza di sé si espande oltre ogni limite.
Il pezzo gioca con i limiti del linguaggio e attraversa un corpo attraversato da concetti come identità, evoluzione e istinto.
26 NOVEMBRE ore 18 e ore 20
Spazio Atelier
GIOVANFRANCESCO GIANNINI
CLOUD
Un progetto di Giovanfrancesco Giannini / disegno luci Valeria Foti / ricerca e curatela Gianmaria Borzillo, Denis De Rosa, Giovanfrancesco Giannini, Antonia Treccagnoli / produzione Körper / in coproduzione con Ariella Vidach - AiEP, Santarcangelo Festival / con il sostengo di AMAT, nell’ambito di “Marche casa del teatro Residenze d’artista” con Comune di Pesaro, Regione Marche e MiC, La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne et Théâtre de Vanves - Scène conventionnée d’intérêt national “Art et création” – Paris / con il contributo di MiC - Ministero della Cultura e Regione Campania, Istituto Italiano di Cultura di Montreal, Dom Utopii - Międzynarodowe Centrum Empatii, Cracovia / selezionato per Tanzmesse 2022 - Open Studios, NID platform 2021 - Open Studios, DNAppunti coreografici 2019.
biglietti
prenotazione obbligatoria 3384322616
Lungo un percorso costellato di input digitali – fatto di immagini e video che riflettono il nostro sguardo sui problemi dell’epoca contemporanea – Giovanfrancesco Giannini accompagna il pubblico in un viaggio nel vortice del web e della comunicazione, in un personale archivio dati, nella propria memoria individuale. Lo spazio scenico si apre al reale, connettendosi a geografie remote in un affresco mediatico che incorpora e tenta di restituire tutte le informazioni: il corpo diviene testimone e medium dei contenuti che il database condivide seguendo flussi di movimento che si cristallizzano in immagini. Un corpo che perlustra, ma anche un corpo che tenta di “rifigurare” e testimoniare il mondo visibile.